Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Ceratophrys ornata & co (rane cornute)

ornata albina

Introduzione

Ho deciso di dedicare questo capitolo ad una delle rane più diffuse tra i terrariofili anche se non ho avuto esperienza diretta del suo allevamento, spero infatti che alcuni degli appassionati che mi hanno scritto possano così convincersi a dare il loro contributo a questa parte completandola con le loro osservazioni dirette.

Il successo di questo anuro è forse dovuto al fatto che più che una rana ne rammenta la sua caricatura: col suo aspetto di palla-tutta-bocca, stile pacman. Quando nel giugno 2001 siamo stati a Longarone per il primo Retiles Day, nel momento in cui mi sono deciso a chiedere a mia moglie quale fosse l'animale che aveva trovato più simpatico, mi sono sentito rispondere "la rana purè". Mi ha poi spiegato che la piccole Ceratophrys amelaniche le ricordavano una cucchiaiata di purè tirato in un piatto e, a ben pensarci, non posso darle torto!

ornate...di tutti i colori

Chi sono e come vivono

Le Ceratophrys appartengono alla famiglia delle Leptodactylidae, le rane del "nuovo mondo", e si trovano distribuite in Argentina, Uruguai e Brasile, di fatto però tutte le specie che si trovano in commercio sono Argentine, almeno per origine. La taglia è molto variabile potendo raggiungere al massimo 10 cm il maschio e 13 la femmina (zampe escluse). Un altro segno che aiuta a distinguere i sessi è la pelle più lasca e scura a livello della gola nel maschio adulto. I colori dominanti sono verde, rosso, giallo e nero, e la riproduzione selettiva ha creato numerose varietà in cui un colore prevale sugli altri.

In natura la rana cornuta occupa aree subtropicali e temperate, spesso con scarsi regimi di pioggia. Proprio per questa ragione possono vivere sepolte nel terreno per mesi, spuntando poi a colonizzare ogni laghetto e pozza in occasione di piogge abbondanti per potersi riprodurre. Si tratta di rane tutt'altro che arrendevoli le popolazioni umane che ne condividono il territorio le conoscono bene per la loro indole mordace e se ne tengono alla larga. E' bene che anche il terrariofilo che le alleva usi un po' di prudenza: gli esemplari di cattività pur essendo domestici possono attaccare scambiando il dito per una preda e allora bisogna avere la prontezza di non tirare indietro il dito se no ci si autoferisce contro i loro taglientissimi dentini: se non si tira lasceranno rapidamente la presa se no la rinsalderanno ( bestiacce!).

la rana dalla bocca larga

Il Terrario

Si potrà usare un normale acquario calcolando una capienza di 25 litri per ogni femmina e 10 litri per ogni maschio ospitato, non è comunque consigliabile tenere più di 3-4 esemplari per vasca. L'arredamento dovrà essere necessariamente spartano perchè quanto a feci ed urine queste rane non scherzano e si dovrà provvedere ad una pulizia molto frequente. Non trascurate mai la pulizia perchè le sole malattie cui queste rane sono soggette derivano tutte da un ambiente insano "carico" di batteri, ed a queste malattie di solito non c'è rimedio.

Si potrà quindi optare per tre diverse soluzioni: (a) fondo di ghiaia e vaschetta per l'acqua (per lo più faranno i loro bisogni nell'acqua per cui sarà sufficiente lavare la ghiaia una volta alla settimana); (b) riva di ghiaia degradante nell'acqua (da lavare il tutto ogni volta che una rana defeca); (c) isolotto di sassi, ben fermi, circondato d'acqua molto bassa. Certamente un potente filtro da acquario carico di carbone attivo può ridurre un po' i cambi, ma non così tanto da giustificarne realmente l'uso, inoltre queste rane non amano una forte corrente per cui si dovrà smorzare la potenza dell'acqua in uscita. Qualunque scelta operiate l'acqua dovrà essere presente e sempre pulita perchè, come la maggior parte degli anuri, anche queste rane bevono assorbendo l'acqua dalla cloaca per cui bevono la stessa acqua in cui defecano ed urinano. In ogni caso ricordate che le Ceratophrys non sono grandi nuotatrici ed è bene non usare mai un livello d'acqua superiore ai 2/3 dell'altezza della rana ospitata.

La temperatura dovrà oscillare preferibilmente tra i 25 ed i 28 °C in questo modo si garantirà una digestione ottimale ed una rapida crescita degli esemplari. La vasca potrà essere dotata di coperchio: non tanto per paura che una rana cornuta scappi (le manca proprio l'agilità), ma piuttosto per impedire a qualche curioso (vedi bambini o animali domestici) di rimetterci un dito.

beh, mangia anche altro!

Alimentazione

Le Ceratophrys sono insaziabili e le si può capire visto che la loro vita all'aria aperta, in natura, dura pochi mesi. In cattività tenderanno quindi a mangiare troppo. Fintanto che sono giovani ed in crescita le si potrà assecondare, ma raggiunta la taglia adulta (12-18 mesi) si dovrà essere drastici per evitare obesità e disfunzioni epatiche. Anche se la bocca di queste rane è davvero larga non si dovranno mai usare prede che superino il 50% della lunghezza della rana stessa, meglio comunque usare piccole prede più numerose che una grande: la digestione sarà molto più rapida.

Le rane da poco metamorfosate (3 cm) saranno nutrite tutti i giorni con insetti di taglia adeguata (grilli, larve della farina, camole del miele), ovvero con guppy (Poecilia reticulata) vivi, o ancora "stuzzicati" davanti al muso con un pezzetto di pesce d'acqua dolce (trota, persico...) fissato sulla cima di un fil di ferro (di solito ci cascano ed "abboccano"). Se si usa il pezzo di pesce come base della dieta è bene vitaminizzarlo con vit B di tanto in tanto ed arricchirlo a pasti alterni con un preparato di calcio.

Con la crescita della rana si sceglieranno prede sempre più grosse rendendo inutili gli insetti e potendo invece utilizzare pesci rossi e topi! In questa fase si passerà progressivamente a nutrire la Ceratophrys ogni 3-7 giorni, per poi stabilire la dieta definitiva di una preda ogni 10-14 giorni per l'adulto (con vostra grande soddisfazione anche le operazioni di pulizia della vasca si ridurranno in proporzione!). Nel caso vogliate provare a riprodurle in modo naturale potrete tenerle per circa 8 settimane a digiuno durante l'inverno ad una temperatura di circa 18-20°C tenendo la teca più "secca" (ad esempio mettendo uno strato di terriccio appena umido e solo un piccolo recipiente d'acqua). Naturalmente a fine digiuno gli animali dovranno essere nutriti più frequentemente (ogni 5-7 giorni).

Cannibalismo

Queste rane hanno una fama di cannibali e in effetti può capitare di assistere a episodi spiacevoli, tuttavia se sono nutrite regolarmente la probabilità viene fortemente ridotta.

In effetti lo stadio veramente a rischio è quello che va dalla rana neometamorfosata fino alla lunghezza di 6-7cm, infatti in natura questa fase corrisponde al periodo in cui le nuove nate devono fare scorte di calorie per affrontare il loro primo periodo di vita latente sottoterra e a questo scopo sono disposte a mangiare qualsiasi cosa. Superato questo periodo il loro fabbisogno energetico si placa un po', non per nulla anche la loro dieta in cattività va calibrata, e si possono far convivere abbastanza tranquillamente... evitate di lasciarle a digiuno per un mese quando andate in vacanza però se no rischiate sul serio!

nanna

Riproduzione

Gli allevatori di fatto usano un metodo molto spiccio e tutt'altro che naturale per costringere queste rane ad fare fino a quattro deposizioni l'anno: inoculando gli adulti con l'ormone della gravidanza LHRH (ormone ipofisiario che stimola il rilascio dell'ormone luteinizzante) in pratica ottengono la deposizione delle uova entro 48 ore, ricreando il vecchio test di gravidanza che prevedeva l'inoculo di urina di donna gravida (che contiene questo ormone) nelle rane del genere xenopus.

Se volete usare un metodo naturale sarete costretti ad ingegnarvi un po' di più: dovrete far loro osservare le 8 settimane di periodo freddo secco a digiuno di cui si è parlato precedentemente per poi esporre gli animali ad una pioggia notturna di circa 4-6 ore, a temperatura più alta, per alcuni giorni consecutivi (mimando la stagione umida). La deposizione avverrà, previa abbondante nutrizione dei riproduttori, in poca acqua con il maschio che letteralmente "spreme" la femmina per farle espellere le numerose uova (circa 2000). Allevare un simile numero di girini è pressochè impossibile per un allevatore non professionista e richiede acquari/vasche di almeno 500 litri di capienza ed alcuni chili di cibo appropriato (vermi e larve di zanzara), tuttavia potrete senz'altro svezzare una ventina di minirane, magari a spese dei fratelli girini di cui non sapreste comunque cosa fare (se il cibo scarseggia il cannibalismo compare infatti immediatamente anche tra i girini). Può sembrarvi crudele, ma comunque in natura accade: solo i più rapidi e voraci riusciranno ad arrivare alla metamorfosi entro le tre-quattro settimane in cui l'acqua perdura nelle pozze di riproduzione, poi tutto secca e i ritardatari muoiono. Ricordate di allevare le minirane singolarmente fino ad una taglia di 6cm per evitare che, come nel film Highlander, alla fine ve ne resti una sola!

Le Specie

Oltre alla diffusissima C. ornata di cui si è parlato, esistono altre sei specie di rane cornute, ed in cattività numerosi ibridi e varietà, per cui la classificazione di un esemplare è tutt'altro che immediata.
Beh, quel che potevo dire l'ho detto ora tocca a voi!