Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
immaginemain

Coleotteri

I coleotteri sono un gruppo di insetti tipicamente corazzati, infatti la caratteristica distintiva di questa famiglia consiste nella sclerificazione del primo paio d'ali, trasformate in due elitre rigide con fini unicamente protettivi, sotto cui viene ripiegato il secondo paio d'ali. Tutti i coleotteri vivono uno stadio larvale piuttosto lungo, con una forma simile ad un bruco (larva campodeiforme o melolontoide). In questa fase possono vivere all'aria aperta comportandosi da erbivori o insettivori, ovvero passare alcuni anni sepolti sottoterra o a scavare gallerie nei vecchi alberi morti.
Quale che sia la vita larvale, alla fine si giungerà ad uno stadio immaginale tipico, con esserini minuti e graziosi come le coccinelle, o imponenti come un cervo volante.

Fatte salve poche eccezioni (infatti anche i tenebrionidi che alleviamo come cibo vivo sono coleotteri), la scelta di simili "amici insoliti" é alquanto rara, soprattutto perchè le specie più grandi e belle (es lo scarabeo Golia) hanno lunghissime vite larvali fossorie (si parla di almeno 2-3 anni!) che scoraggiano i più.
Spero che questo non fermi i veri appassionati e di ricevere presto le vostre esperienze da pubblicare!


Indice delle specie descritte (cliccare per raggiungere la scheda).
  1. Mantichora sp.
  2. Otiorhynchus sulcatus

Cenni di sistematica

I coleotteri rappresentano il più numeroso ordine di insetti, con due sottordini:

Adefagi

Sono i più primitivi, di abitudini carnivore e predatorie, presentano antenne filiformi e tarsi di 5 articoli, tra le principali famiglie vi ricordo i Cicindelidi caratterizzati da occhi prominenti, lunghe mandibole e colori metallici, i Carabidi predatori dalle abitudini fossorie, e le due famiglie acquatiche dei Ditiscidi (con vita subacquea) e Girinidi (che vivono sulla superficie dell'acqua).

Polifagi

Estremamente variabili e numerosi, le antenne assumono diverse tipologie di forma e solitamente i tarsi si riducono a 3, anche le abitudini alimentari sono variabili.

Sono presenti molte famiglie tra cui vi ricordo gli Idrofilidi grossi insetti acquatici con larva predatrice e adulto vegetariano, i Silfidi che si nutrono di escrementi o cadaveri, gli Stafilinidi fitofagi o carnivori, molto caratteristici in quanto l'addome è lungo e flessibile, mentre le elitre sono corte di conseguenze assomigliano più ad una "forbicina" (Dermatteri) che ad un coleottero. I Meloidi sono pure simili agli Stafilinidi avendo elitre accorciate, negli Scarabeidi invece il corpo è globoso e le antenne hanno la caratteristica forma a pettine (es. Cetonini, con Cetonia aurata, Melolontini, con il Melolontha -il maggiolino-, e Scarabeini con Scarabaeus sacer...). Affini a questa famiglia sono i Lucanidi ben rappresentati dal nostro Lucanus cervus, il cervo volante.

I Cerambicidi o longicorni hanno le caratteristiche antenne lunghissime e, se afferrati, sanno emettere un lieve suono muovendo su e giù la testa, la loro larva xilofaga può danneggiare gli alberi (amano soprattutto i tronchi di querce, lecci e roveri). I Buprestidi sono coleotteri di forma allungata e spesso coloratissimi, la larva è xilofaga, mentre l'adulto si nutre di nettare e polline.

I Lampiridi raggruppano piccoli insetti dalle elitre poco sclerificate tra cui le notissime lucciole in cui spesso il maschio assume la forma di un vero coleottero, mentre la femmina resta larva per tutta la vita. Gli Elateridi sono piccoli coleotteri dalla corazza robusta e rigida: se molestati ritraggono le zampe, si immobilizzano e quindi spiccano improvvisi balzi facendo "scattare" il torace come una molla.

I Crisomelidi sono piccoli e fitofagi, possono costituire un flagello per alcune coltivazioni (es la Doriphora della patata). I Coccinellidi, dalle abitudini predatorie, sono invece dei preziosi alleati nella lotta ad afidi, cocciniglie ed acari, venendo spesso introdotte nelle colture biologiche. I Curculionidi rappresentano la famiglia di coleotteri più vasta ed inconfondibile, perchè la presenza di un grosso rostro li rende degli appariscenti "nasoni". Le loro abitudini fitofaghe li rendono talvolta dannosi potendo attaccare il fogliame (Otiorhynchus) e le granaglie (Calandra). I Tenebrionidi, infine, sono coleotteri scuri con zampe ed antenne lunghe dalle abitudini saprofaghe (praticamente onnivore) grazie a cui soprattivono in tutti gli ambienti secchi, deserti compresi.