Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Eucratoscelus pachypus

Articolo di Diego Nannuzzi, fotografie di Richard Gallon

Sottofamiglia: "Harpactirinae"
Nomi comuni: "Tanzanian Stoutlegged Baboon spider"

Una classificazione controversa

Ad oggi le due uniche specie facenti parte di questo, enigmatico genere sono: "Eucratoscelus pachypus" (Schmidt & von Wirth,1990) ed "Eucratoscelus constrictus" (Gerstacker, 1873). Quest'ultimo è il terafoside noto un tempo come "Harpactira constricta". L'attribuzione al genere "Eucratoscelus" è materia recente, infatti Richard Gallon ha scoperto che "Eucratoscelus longiceps", "Pterinochilus spinifer" ed "Harpactira constricta" corrispondono alla medesima specie, ora definita "Eucratoscelus constrictus".
Tempo fa, arrivò la notizia di una nuova specie "Eucratoscelus tenuitibialis". In realtà, tale specie, ha fatto parte del genere "Eucratoscelus", per un breve periodo; dopodiché ci si è resi conto che non era altri se non "Pterinochilus lugardi".

Richard Gallon si è reso conto della vera caratteristica che diversifica indissolubilmente il genere "Eucratoscelus" dal genere "Pterinochilus". Ovverossia, la presenza nei maschi, di una "protuberanza" alla base dei "metatarsi" del primo paio di zampe.

Diffusione

L'areale di distribuzione di questa specie prevede le savane al confine tra Kenya e Tanzania. Sembra che la specie "pachypus", sia localizzata, principalmente, nella zona compresa tra le città di "Arusha" e "Moshi" in Tanzania e di "Magadi" in Kenya.

Habitat

Eucratoscelus pachypus è localizzabile soprattutto nelle radure erbose che punteggiano la savana. In particolar modo alla base di Acacie e Baobab. I motivi per i quali, numerose specie africane dalle abitudini prettamente fossorie, tendano a cercare rifugio in tali siti, sono molteplici: Chiaramente da questo genere di osservazioni, devono derivare numerose "indicazioni", sul loro corretto mantenimento in cattività.

Abitudini

Eucratoscelus pachypus, al pari di tutti i terafosidi costituenti la sottofamiglia delle Harpactirinae (Pterinochilus, Ceratogyrus, Harpactira...) è noto per essere un animale dalle abitudini fossorie.
Questa specie, in natura, ama scavare nella soffice terra rossa del suo ambiente di origine. Sembra che sia in grado di scavare fino a profondità che possono superare ampiamente il metro. Al contrario di altri "scavatori" africani; come il Citharischius crawshayi, questa specie sembra che tenda, però, a costruire un unico cunicolo, sfociante in un "camera", anziché intricati intrecci di corridoi.

Al contrario di quello che viene riportato da qualche voce poco informata, non si tratta affatto di una specie lenta e facilmente gestibile. Un esemplare adulto, quando in buona salute ovviamente, tende ad essere molto attivo.
Spessissimo è possibile vederlo fuori dalla propria tana anche in orario diurno. Sono animali piuttosto veloci, reattivi e discretamente aggressivi! Ciò che mi stupisce maggiormente, in questo periodo, è notare una certa aggressività anche negli spiderlings, come anche livelli di attività veramente sorprendenti per dei piccoletti.

Crescita ed aspettativa di vita

La rapidità di crescita di questi animali, già nella fase di spiderling, risulta essere molto bassa. Sto allevando uno spiderling di 1 cm di "leg-span"; per cui, spero di poter fornire informazioni più dettagliate tra circa un anno. Detto ciò, è ovvio che anche il growth rate degli esemplari adulti, sia molto basso. A fronte di ciò, si presume che l'aspettativa di vita di un esemplare femmina possa raggiungereanche i 15 anni. Come è logico, il maschio è decisamente meno longevo, ritengo che la sua life-span, si aggiri intorno ai due anni di vita. Ma non ne sono affatto sicuro.
Secondo Richard Gallon, i maschi sembrano maturare nel periodo tra Maggio e Giugno. Le femmine invece, tendono a costruire il sacco ovigero all'inizio della primavera, quindi a temperature non eccessivamente elevate.

Esemplare femmina, notare le setole delle tibie e metatarsi posteriori

Descrizione

Sicuramente l'aspetto che caratterizza maggiormente questa specie è l'ultimo paio di zampe posteriori. Queste sono ricoperte da un fitto strato di peli lunghi. Questa caratteristica conferisce a questi ragni l'aspetto "fuzzy" che li caratterizza (termine preso a prestito da un vecchio libro che li descrive). Tale caratteristica è presente anche in Eucratoscelus constrictus.
In realtà tale "pittoresca" peculiarità, non è mai stata utilizzata come carattere sistematico per inserire un qualche terafoside, all'interno del genere "Eucratoscelus".

Osservando un esemplare adulto, si può rilevare come il suo aspetto ricordi moltissimo quello dei più famosi "cugini" del genere Pterinochilus o Harpactira per la tipica forma del cefalotorace, ornato dall'altrettanto tipico pattern a sottili righe partenti dalla fovea (starburst).

Altra nota comune con le altre specie della sottofamiglia delle Harpctirinae è l'eccezionale lunghezza dei cheliceri, in proporzione al cefalotorace. In realtà, questa, è una caratteristica piuttosto diffusa tra numerosissime specie terricole africane ed asiatiche. Altra nota interessante è la colorazione chiara della sottile zona di "confine" tra regione oculare e la base dei cheliceri. Come anche piuttosto chiari tendono ad essere i "trocanteri" (base d'attacco delle zampe) e l'"anello" tra "femore" e "patella".
Per quanto concerne gli spiderlings, tendono ad essere molto scuri, con riflessi blu. Sicuramente, quando piccoli, non sono evidenti le lunghe setole delle zampe posteriori, per cui è facilissimo scambiarli con numerosi altri spiderling della sottofamiglia delle Harpactirinae.

esemplare maschio: smilzo e con zampe sottili

Eucratoscelus pachypus, è una specie relativamente minuta, dal momento che la femmina, non supera i 14 cm di leg-span e i 5 cm di lunghezza totale del corpo (dalla curvatura dei cheliceri alla punta delle filiere principali).
Discorso totalmente differente, invece, nel caso dei maschi. Questi infatti si diversificano moltissimo, nell'aspetto, dalle femmine. La prima cosa che si nota, osservandone uno, è l'ultimo paio di zampe. Queste infatti, a contrario di quelle delle femmine, sono estremamente sottili e prive delle tipiche lunghe setole. Per di più, il maschio, è più piccolo della femmina e ornato da colori più tenui. Purtroppo questi sono i motivi, per i quali esemplari maschi di questa specie, vengono così raramente importati. Il punto essenziale nell'individuazione del maschio di questa specie, oltre alla ormai ovvia presenza di quei rigonfiamenti alla base dei metatarsi, è la spessa linea di peli scuri che ne percorre longitudinalmente, per intero, l'opistosoma (il segmento addominale).

In cattività

Purtroppo questa specie si contraddistingue per essere piuttosto difficoltosa da allevare a lungo in terrario. Questo problema è causato da molteplici fattori. Che io sappia fino ad oggi nessuno sembra sia riuscito ancora ad ottenerne la loro riproduzione in cattività, complice la mancata importazione di soggetti maschili. Ne consegue, a sua volta, che gli esemplari in vendita sono prelevati dai luoghi d'origine e quindi indeboliti dalle varie fasi di cattura e trasporto, ed irrimediabilmente infestati da numerose parassitosi interne ed esterne.

Fortunatamente, in qualche rara occasione, è possibile reperire degli spiderlings originati da femmine selvatiche già gravide. Ritengo che il possibile rilancio di tale specie sia indissolubilmente legato a tali animali, visto che i tentativi effettuati con adulti di cattura sono sempre falliti.

Allevamento

Ritengo che, per un esemplare adulto, una vasca cubica di 30cm di lato sia più che sufficiente; anche per tentare un'accoppiamento.
Tale vasca dovrebbe essere riempita almeno per 20/22 cm con del substrato nel quale il ragno possa scavare. Per quanto concerne il substrato consiglio l'esclusivo utilizzo di "torba neutra". Sarebbe meglio cercare di "sgranare" la torba il più possibile e magari passarla al setaccio, per eliminare le parti più grandi, che sono quelle più soggette ad "ammuffire". Questo, al fine di rendere la torba simile al soffice substrato nel quale questa specie scava in natura. La torba va sterilizzata in forno a microonde.

Fatto questo si può disporre il substrato all'interno del terrario. Suggerisco di non livellare la superficie, ma di disporla inclinata. Ovverossia, riempiendo la vasca fin quasi all'orlo lungo la parete posteriore, per poi scendere gradualmente fino alla anteriore. Così facendo, ho potuto rilevare numerosi vantaggi (anche con altre specie). Il primo dei quali si ottiene in fase di accoppiamento. Infatti lungo la parte alta si favorirà l'insediamento della femmina fornendole un pezzo di corteccia di sughero curva inserita nel substrato (che usera come base di partenza per scavarsi la tana), mentre nella parte inferiore si ricaverà in seguito un rifugio per il maschio.

Il posizionamento della tana per la femmina nella parte alta sfrutta l'istinto naturale del ragno che, posto alla base di una qualsivoglia superficie inclinata, istintivamente tenderà sempre a salire. Questo è uno dei tanti "trucchetti" adoperati per far "recitare" i ragni nei films così che si dirigano dove desiderato.
Questo espediente favorisce la riproduzione dando al maschio un rifugio, che si trova dalla parte opposta alla tana della femmina, in cui possa "riparare" in caso di pericolo. Tale soluzione, nel disporre il "substrato", favorisce anche l'estetica, conferendo prospettiva al tutto.

Il terrario, va poi completato con un basso recipiente per l'acqua (ad esempio sono ottime le capsule di Petri), con un paio di termometri(uno posto in alto a sinistra e uno in basso a destra) e un igrometro.
Importanti, in fase di progettazione, i classici fori a livelli sfalsati lungo due pareti speculari. Consiglio di effettuarli lungo le laterali, in modo da non rovinare l'estetica.

Per quanto concerne il riscaldamento, sono ottime le piastre riscaldanti o i cavetti, posti sempre esternamente e abbinati ad un termostato. Eucratoscelus pachypus tende a preferire una temperatura maggiore in superficie ed un ambiente più "fresco" ed umido, in profondità. Per accontentarlo consiglio di disporre la sorgente di calore lungo la parete laterale, non interessata dalla costruzione delle tane.

Parametri ambientali

UMIDITA': 70% diurna, 80% notturna.
TEMPERATURE ESTIVE: 27/28°C diurna, 29/30°C tra mezzodì e le 14:00, 26°C durante l'arco del pomeriggio, 23/24°C notturna.
TEMPERATURE INVERNALI: 25°C diurna, 27°C nel primo pomeriggio, 23/24°C nel tardo pomeriggio, 20°C notturna.

Per quanto concerne la nebulizzazione con acqua, consiglio di effettuarla solo la sera. La mattina, secondo me, sarebbe meglio lasciar "colare" un pò d'acqua lateralmente, verso gli strati più profondi del substrato, ovviamente senza allagare la teca, o peggio la tana dell'animale. A questo scopo si può utilizzare una siringa collegata ad una porzione di tubicino per acquari (quello siliconico trasparente da 5 mm di diametro), da inserire all'interno del substrato.

Conclusioni

L'Eucratoscelus pachypus sicuramente rappresenta una grande incognita per numerosi allevatori e una grande sfida per altri. Si tratta di ragni dall'indubbio fascino. La speranza, a questo punto, è che qualcuno riesca a fare qualcosa di concreto anche per la salvaguardia di questo terafoside! Infatti l'impossibilità, ad oggi, di ottenere la sua riproduzione in cattività, ne sta minando la sopravvivenza in natura. Per questo rinnovo la mia speranza: che, chi voglia comperare un Eucratoscelus pachypus, preferisca spendere un pò di soldi in più ed acquisire un raro spiderling, piuttosto che acquistare un esemplare già adulto, anche se a buon mercato. Anche perché i "conti" si faranno tutti alla fine.

Ringraziamenti

Vorrei ringraziare di cuore Richard Gallon e Rick C. West per le impagabili informazioni fornitemi e, soprattutto, per la loro enorme competenza accompagnata da un'altrettanto enorme educazione, pazienza e, soprattutto, umiltà, caratteristiche queste proprie solo dei grandi uomini, esattamente quali loro sono.
Un ringraziamento speciale a Richard Gallon, anche per la pubblicazione sui Pterinochilus celermente inviatami!