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Animali pericolosi: una legge "ignorante"?

(articolo dell'11/9/2003)


Con la Legge 150/92 lo Stato Italiano ha previsto un divieto di detenzione per quelle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica.

Eccovi in breve il testo:

Legge 150/92
Con successivo Decreto del Ministro dell'Ambiente 19 aprile 1996 sono state elencate le specie potenzialmente pericolose, di cui è proibita la detenzione. Si tratta di esemplari vivi di mammiferi e rettili selvatici o nati in cattività che possono, in particolari condizioni ambientali o comportamentali, provocare danni invalidanti o mortali alle persone. Tali specie, elencate nell'Allegato A al Decreto, sono le seguenti.

Classe dei MAMMIFERI

Ordine dei Marsupiali: tutte le specie dei Dasyuiridi e Macropodidi: p. es i topi marsupiali, i ratti marsupiali ed i canguri.

Ordine dei Primati: tutte le specie di: lemuri, scimmie orso, scimmie del nuovo e vecchio mondo, gibboni, orango, scimpanzè e gorilla.

Ordine dei Carnivori: Ordine degli Artiodattili: tutte le specie di cinghiale ad eccezione del cinghiale europeo; tutti i cervidi e bovidi ad eccezione del cervo europeo, del daino, del capriolo e del muflone.

Ordine dei Roditori: tutte le specie di istrici.

Classe dei RETTILI

Ordine delle Testuggini: Ordine dei Coccodrilli: tutte le specie di: coccodrilli, alligatori e caimani.

Ordine degli Squamati: Decreto Ministro dell'Ambiente 19 aprile 1996

Dal divieto di detenzione sono esentate le istituzioni di ricerca pubbliche e private che hanno ottenuto il prescritto riconoscimento dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio.


Un breve commento: come potete vedere si trattò di una legge assai incompleta e, almeno nel caso dei rettili, evidentemente "ignorante" in materia. So che in questo periodo si sta parlando di estendere questa legge a molti altri animali: riusciranno questa volta i legislatori a rivolgersi -con un po' di umiltà- a chi ne sa più di loro? O vedremo nascere l'ennesimo paradosso italiano capace solo di generare burocrazia, ma miseramente fallimentare nelle finalità che la legge si prefiggeva?
Vi siete mai chiesti quanti morti o ospedalizzazioni gravi "creano" all'anno tutti i rettili, anfibi ed artropodi messi insieme tra quelli allevati in Italia, e quanti invece ne causano i soli cani? Beh, sappiate che vincono di lunga questi ultimi! I pochi casi di pericolo per l'uomo -nel caso di artropodi e rettili- sono infatti dovuti all'incontro casuale con una vedova nera o una vipera (che comunque si stavano facendo i fatti loro finchè non ci abbiamo messo un piede sopra!). Di solito chi alleva un animale ne conosce comunque le potenziali "armi" siano queste artigli, denti, becchi, o pungiglioni ... e ci sta ben attento.



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