Reptiles Day 2005

(Longarone 25-26/6/05).
(articolo del 29/6/2005)


Eccoci finalmente arrivati alla quinta edizione del Reptiles Day, l'unica manifestazione italiana di terraristica -a dimensione nazionale- che resista imperterrita alle prove del tempo!
A dire la verità quest'anno stavo per rinunciare a scrivere un reportage perchè ho l'impressione di ripetermi, tuttavia, accusato di "perdere colpi" da un caro amico, metto ancora una volta mano alla tastiera per dire -brevemente- la mia!


Anche questa volta ho approfittato della gentilezza di Manuel per "strappare un passaggio" fino alla mostra, così alle 6:30 a.m. mi sono fatto trovare pronto con armi, bagagli... ed animali ad Alessandria. Il viaggio, a causa della temperature torrida e delle molteplici code, non è stato propriamente rilassante, nè siamo riusciti a mantenere la tabella di marcia prefissata, arrivando in fiera alle 12:30. Il caloroso benvenuto degli amici già presenti ha tuttavia fugato rapidamente la fatica e tornare a questa mostra -divenuta ormai un appuntamento fisso a cui non voglio mancare- mi fa sentire subito a casa.
Così cominciano le chiacchiere e gli aneddoti e l'amicizia "virtuale" nata sulle pagine del network di sanguefreddo si rinsalda col calore e la presenza fisica di tanti visi noti.
Dopo un po' decido di fare il primo rapido giro dell'esposizione, per avere una prima impressione. Noto con piacere un'ottima disposizione dei tavoli ed un'accentramento degli spazi che fa sì che non ci siano "angoli morti". Allo stesso tempo confermo la mia impressione delle ultime due edizioni: il Reptiles Day ha ormai preso la connotazione di una mostra-scambio e non quella di un'esposizione (per quanto gli organizzatori si sforzino di incentivarla con vari concorsi).

Rispetto alle scorse edizioni ho avuto la netta impressione di un notevole incremento nel numero di specie presenti, con un'inattesa e graditissima impennata di insetti (ben rappresentati con coleotteri, fasmidi e mantidi), sauri (presino l'iguana delle Fiji!) ed anfibi (Salamandra salamandra dai morph mozzafiato rosso-fuoco e documenti regolari!). Qualche rarità anche tra i serpenti, benchè in questo caso non siano state molte.
La controparte di questa abbondanza è stata la triste constatazione che almeno il 60% degli animali presenti era di cattura e spesso in condizioni penose (frequentissime le ecchimosi e la presenza di feci liquide e mucose, segno di parassiti non trattati). In alcuni stand stranieri (questa volta devo essere fiero della nostra italianità!) si osservavano quindi animali in condizioni pietose, chiusi in scatolette microscopiche (ho visto dei Tokai adulti piegati a "fisarmonica" in scatolette di -massimo- 12 cm di lato!).

Al di là di queste osservazioni negative nel complesso la fiera mi pare riuscita, anche se -complice il caldo assassino- l'accesso di pubblico è stato decisamente inferiore alla scorsa edizione: gli irriducibili appassionati si sono infatti presentati puntualmente a "rapporto", mentre, i pur necessari "curiosi", hanno evidentemente preferito andare al mare per trovare un po' di refrigerio.

Conclusioni, constatazioni e... speranze. In fiera sono riuscito a parlare con Davide Faìn solo per pochi secondi, prima che lo "aspirassero" con nuove beghe. Mi ha detto che l'organizzazione della mostra si è fatta ogni anno più complessa e l'ho trovato visibilmente stanco. Vorrei proporre, a chi leggerà queste pagine, di inviargli una mail di "sostegno" per il suo impegno: al di la delle impressioni positive e negative che accompagano ogni anno il Reptiles Day tendiamo infatti a dimenticare l'impegno costante e gratuito che Davide, Hermann ed altri appasionati mettono per l'organizzazione di questo evento. Il minimo che possiamo fare è dire loro grazie, sperando che non si stufino mai! Non esiste un'altra mostra nazionale di simili dimensioni che abbia resistito a più di tre edizioni, e perdere il Reptiles Day sarebbe come perdere l'unica occasione di incontro capace di chiamare appassionati dalle più remote regioni della nostra penisola (ogni riferimento ai nostri amici siciliani di SFN non è affatto casuale!).

Il numero di accessi ridotto sicuramente ha indicato che questo periodo dell'anno non è ottimale per richiamare pubblico (lo scorso settembre era andata molto meglio), il problema è che altre mostre di Longarone più "datate" hanno la precedenza sulla nostra e quindi quel mese è "preso". Davide ha proposto l'anticipo di un mese, che vedo positivamente, nonostante si possa correre il rischio di avere meno "riproduzioni" da portare.
Il vero goal resta comunque e sempre un altro: richiamare i "non addetti ai lavori"; è inutile negarcelo, i terrariofili italiani non costituiscno una massa critica sufficiente a giustificare una mostra di questo genere in termini economici (e gli enti fiera vivono di questo). Così ho appreso che la scorsa edizione di Esotica al Filaforum resterà una cattedrale nel deserto e non sarà ripetuta nonostante i 5000 accessi ottenuti (togliendo nuovamente al nord-ovest italiano un riferimento "chilometricamente" accettabile... questo mi ha affranto, sigh!).
Continuo a pensare che le nuove mostre dovrebbero tentare un avvio come fece il Reptiles Day alla sua prima edizione nel 2001: associarsi a fiere di grosso pubblico, a costo di rappresentare solo una piccola parte di esse... certo non facendosi relegare in un "ghetto" come accadde alla prima "Tropicalia"! In questo modo di sicuro la partenza sarà più in sordina, tuttavia avrà migliori chances di essere ripetuta senza dover impazzire nella sua organizzazione. Un simile investimento di "sensibilizzazione" del pubblico darebbe di sicuro i suoi frutti.

Speranze? Beh, ormai sapete come la penso: vorrei svariate mostre in più regioni italiane, abbondanza di animali riprodotti in cattività e pochi di cattura (comunque mantenuti nelle migliori condizioni!), vorrei soprattutto che noi terrariofili sfuggissimo alla tentazione del collezionismo, per tentare invece di allevare nelle migliori condizioni poche specie. Questa secondo me è l'unica seria speranza di avere animali sani, belli ed in attiva riproduzione da diffondere ad altri appassionati.

Per gli amici di sanguefreddo: chiedo scusa a tutti gli amici di SFN, che forse si aspettavano un reportage più dettagliato sui retroscena, gli scherzi, la cena pantagruelica, la pioggia battente che ha disperso la tendopoli, le ottime torte della mamma di Enrico, il marchio a "falce di luna" che Simone ha tatuato "sparando" un tappo sulla fronte di Gabriele e tanti altri aneddoti esilaranti, che si sono persi.
Non vi resta che cercare di essere presenti la prossima edizione. Trovate comunque tutto ciò che io ho omesso sul nostro forum!

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