Il rettilario di San Marino

(articolo del 27/6/2002)


Lo scorso 21 giugno sono stato a San Marino per motivi di lavoro: era la quarta volta che passavo da quelle parti con cadenza biennale e, pur avendo fin dall'inizio notato la presenza di un rettilario, non avevo mai trovato il tempo di andare a visitarlo. Questa volta, grazie ad Andrea Loro, che è un carissimo amico dell'appassionato che gestisce la mostra, ho deciso di non limitarmi ad una visita, bensì di stilare un vero e proprio resoconto a vostra disposizione.

Il rettilario ha una 'casetta' tutta sua Tutto comincia un giorno nefasto che non possiamo dimenticare: quello della partita Italia-Corea! Oltre al danno della sconfitta apprendo infatti che dovrò presenziare ad un congresso a San Marino la settimana successiva: tipica sostituzione 'last-minute' del mio capo! Così, ricordando il mio proposito di visitare il rettilario telefono ad Andrea (il cui tono di voce mi ha fatto intendere immediatamente che non si era ancora ripreso dalla partita-disastro!). Ottengo la sua 'benedizione' ed un 'viatico' per presentarmi a Luciano, l'appassionato gestore del rettilario.
Non prendetemi per una persona avvezza a costumi clientelari... il fatto è che avevo intenzione di scattare delle foto e so bene che nella maggior parte delle mostre questo è vietato. La telefonata è stata poi assai più utile di quanto prevedessi infatti al mio arrivo a San Marino ho trovato il rettilario chiuso per lavori!!! Ma il gentilissimo Luciano lo ha praticamente aperto con tre giorni d'anticipo apposta per me!
Basta con le chiacchiere... entriamo a dare un'occhiata...

Luciano e Drago Gli ospiti: mi sarebbe davvero piaciuto avere un'immagine di ogni rettile presente, ma la cosa si è presentata immediatamente impossibile: numerosi cobra (anche i rarissimi albini) ed alcuni crotali erano in riproduzione e giustamente tutte le coppie e le gestanti venivano mantenute in terrari schermati per non innervosirle. Nonostante questo handicap (che in realtà sarà un' ottima scusa per bissare in altra occasione) il numero delle teche e dei loro inquilini a disposizione del pubblico era davvero notevole! All'ingresso, nel terrario più grande, trova posto Drago, un massiccio esemplare maschio di Iguana, grande "amico" di Luciano. A Drago fa compagnia una femmina di Physignathus cocincinus di ben 15 anni d'età, ancora in perfetta salute. Fatta eccezione per questi sauri il resto della mostra è dominata al 95% da molti animali che le leggi italiane vietano: tartarughe azzannatrici, serpenti velenosi (crotalidi, viperidi, elapidi), coccodrilli e caimani. Non mancano alcuni acquari spesso contenenti pesci potenzialmente pericolosi (piranha, pesce pietra, pesce istrice... beh, in effetti questo è mortale solo se mangiato crudo!). Tutti gli esemplari godono di ottima salute e sono visibilmente ben nutriti, certo che la temperatura di quei giorni stava mettendo tutti a dura prova (Luciano mi ha detto che una simile temperatura all'interno della mostra non viene raggiunta neanche ad Agosto!). Visto che comunque vale più un'immagine di mille parole, guardate la galleria fotografica "linkata" alla fine dell'articolo.


Due chiacchiere con Luciano: come si può descrivere un rettilario senza fare conoscenza con il suo artefice? Approfittando della disponibilità di Luciano ho quindi saputo qualcosa di più sulle origini di questa mostra ed ho carpito un paio di 'mugugni' che capitano a fagiolo su queste pagine!

Perchè a San Marino? La mostra è 'nata' 13 anni orsono quando ancora i rettili 'pericolosi' non erano entrati nella lista nera del governo italiano, tuttavia nel dover fare un preventivo delle spese di mantenimento della struttura ed equiparandole ai potenziali introiti legati al pubblico, Luciano si è dovuto rendere rapidamente conto che tra tasse e diritti SIAE lui ed i suoi rettili non ce l'avrebbero fatta... quindi eccoli qui!
Qualcosa sulla legge del '97: in quell'anno il neoformato governo Dalema aveva dovuto concedere qualcosa agli alleati 'verdi' quindi non volendo privarsi di un qualsiasi introito tassabile decise di stigmatizzare, secondo un criterio del tutto arbitrario, gli animali pericolosi. Così finirono sulla lista nera i serpenti velenosi (per il cui veleno esistono appositi vaccini), ma non ragni, scorpioni e pesci per i cui veleni non esiste antidoto! Si decise fuorilegge il pitone reticolato ed i varani, ma non il pitone moluro ed i tegù! E così via... una legge che ci ha fatto ridere dietro tutta l'Europa degli appassionati erpetologi!
Un'altra nota interessante fu che prima che la legge venisse approvata la Dottoressa Franca Davanzo -massima esperta di tossine perchè responsabile del centro antiveleni di Milano- fece notare che, mentre in Italia non si erano mai riscontrati casi di morte per il morso di serpenti velenosi ed in media venivano registrati due casi di morsicature accidentali l'anno (sempre senza conseguenze), il numero di aggressioni da parte di cani era di circa 40 l'anno con circa due decessi! Ma i cani pagano le tasse quindi...
Altri progetti? Luciano si è tenuto vago, ma ha amesso di avere in testa alcuni progetti di espansione, i suoi animali sono tutti nati in cattività, si nutrono di cibo surgelato e si riproducono regolarmente per cui, oltre al pubblico, sono i suoi stessi rettili a 'mantenersi' con la loro progenie. Tra i vari progetti Luciano vorrebbe ampliare la parte acquariologica per poter allevare alcuni giovani squali (in particolare è affascinato dagli squali martello, che nella fase neonatale della loro vita sono filtratori).
Da quanto tempo questa passione per i rettili? Da sempre, come ci conferma Gedeone: un pitone moluro che vive con Luciano da ormai trent'anni ed ha raggiunto gli 8 metri di lunghezza e 150 Kg di peso! Avrei voluto vederlo, ma non era in mostra... d'altra parte è giusto... gli amici non si mettono in vetrina, si ospitano a casa propria!
Quando visitare il rettilario? La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19:30 dai primi di marzo a fine ottobre, nei restanti mesi è aperta sabato, domenica e festivi con lo stesso orario.

Conclusioni: gli argomenti di cui si è parlato con Luciano sono stati anche molti altri (protezione della fauna locale in primis) ma non ve li espongo per brevità. Ciò che invece spero, è di avervi fatto venir voglia di fare un salto al rettilario di San Marino per rifarvi gli occhi con specie di 'amici' decisamente 'insoliti' per il suolo italico!!!

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