Sangue Freddo Net (SFN) Live 2004

(Oasi di Sant'Alessio 19/06/04)

(articolo del 20/06/2004)


E' strano, dopo tanti raduni terraristici, ritrovarsi a fare il reportage del proprio! Tuttavia ho deciso di buttare giù a caldo le impressioni avute durante l'incontro di ieri, prima che le chiacchiere ed il tempo alterino l'obiettività della mia relazione.

Tutto comincia con... beh, per una volta posso anche parlarvi di come è nata questa iniziativa e di chi si è impegnato in prima persona per renderla un piccolo evento.
Il primo grazie va a Franco, che, meno di due mesi fa, ha ventilato la possibilità di usufruire dell'Oasi per un raduno dei simpatizzanti di SFN. Dopo un rapido consulto piuttosto entusiastico, abbiamo deciso di lanciarci in questa occasione d'incontro, decisamente originale rispetto ai canoni consueti.
Per non perdermi nei ringraziamenti riassumerò brevemente che Franco, Carlo, Stefano (Reda) e Paolo si sono sobbarcati la maggior parte dell'organizzazione, Gabriele (Monocromo) ha provveduto a preparare la targa per il vincitore del concorso di "bellezza", e Federica (Tara) ha disegnato la nostra bellissima (quanto poco sfruttata) locandina. Non posso infine che ringraziare i gestori dell'Oasi per il magnifico posto che ci hanno messo a disposizione... e tutti gli amici che hanno deciso di partecipare.

SFN Live: annunciato in origine come "Sanguefreddo day", l'incontro si è subito presentato con caratteristiche troppo diverse da quelli usuali per poterne imitare il nome, così, giustamente, è stato ribattezzato "SFN Live". Live perchè l'unico scopo è stato -di fatto- quello di permetterci un incontro in carne ed ossa dopo tante chiacchiere virtuali sul forum di sanguefreddo.net.
A corredo della giornata la visita all'Oasi, una pantagruelica grigliata, il piccolo concorso di "SFN Superstar" per l'animale più particolare, ed infine la proiezione di diapositive ed il breve seminario di Francesco e Ilic. Niente mercatino quindi, in accordo ai principi dei gestori dell'Oasi, che esclude il commercio degli animali ivi allevati/esposti.

Come l'ho vissuta io: devo dire che aspettavo con ansia il fatidico giorno della partenza, non solo perchè contento, ma anche per il legittimo dubbio di come le mie due bimbe (due anni e mezzo, e sei mesi rispettivamente) avrebbero reagito alla trasferta: sarei riuscito a non fare il baby sitter a tempo pieno?

Partenza alle 8:10 in punto da Genova, diretti a Pavia, ivi giunti un avvicinamento all'Oasi piuttosto difficoltoso, coadiuvato dalle indicazioni telefoniche di Francesco e da una buona dose di fortuna... Giunti infine (ore 10:20) nella località di "Sant'Alessio con vialone" mi fermo di fronte ad una chiesetta e chiedo all'unico abitante presente sul luogo dove si trovi l'Oasi... il gentile passante mi invita a voltarmi e ... che figura, mi ero fermato proprio davanti all'ingresso!

Posteggiata la macchina e scaricata moglie, figlie, e qualche "amico insolito", entro finalmente nell'Oasi incontrando vari amici di sanguefreddo. Scopro di non essere il solo ad avere avuto difficoltà ad arrivare, così, anche a causa di alcuni ritardi illustri, tutta la scaletta della giornata slitta, assumendo il tono giustamente rilassato che il nostro meeting voleva avere.
All'ingresso scorgo subito Carlo, improvvisato solerte cassiere, che raccoglie le adesioni alla grigliata. Giunto nell'area pic nic, sotto i tendoni, già si stava organizzando l'esposizione degli animali portati dai vari appassionati... ed un gigantesco barbecue!
Incontro in sequenza Giuseppe, Gabriele e Serena, Diego (ogni volta che lo incontro è sempre più alto e muscoloso... ma come fai???), Alessandro, Simone, Marco, Stefano, GianLuca, Franco, Giovanni, Ilic, Diana e tanti altri (non offendetevi, ma se continuo così la relazione sarà solo una sfilza di nomi!).

Per farla breve una simpatica "rimpatriata" tra amici vecchi e nuovi. Abili come sempre nelle chiacchiere ci saremmo persi per sempre a parlare di animali o quant'altro se non fossimo stati richiamati dalla partenza del nostro tour dell'Oasi (ridotto alla sola area tropicale per la mancanza di tempo). Torno così alla realtà... due bimbe da tenere a bada... ma non vi tedierò oltre con i miei piccoli problemi organizzativi e quindi mi limiterò a descrivervi brevemente il resto della giornata.

La mattinata: i gestori dell'oasi ci avevano preparato un tour proprio nell'area tropicale, l'ingresso nella prima voliera è davvero d'impatto... farfalle! Sarà che ormai nelle nostre campagne se ne vedono davvero poche, ma vedersi sfrecciare di fianco decine di farfalle variopinte, dalle dimensioni considerevoli, lascia davvero senza fiato. Queste "prime donne" passavano perennemente il tempo ad inseguirsi rendendo quasi impossibile fotografarle... come biasimarle se per loro è il tempo dell'amore?
In fondo a questa prima ambientazione si travava anche la residenza di un armadillo, intento a gustare il suo pasto.
Nella voliera successiva, l'ambiente era ancor più vasto, ospitando due grossi acquari a parete (contenenti rispettivamente degli scalari ed un piccolo coccodrillo), due laghetti con razze d'acqua dolce, ed alcuni uccelli (perdonate la mia palese ignoranza).
A seguire la voliera dei colibrì, con due soggetti (gli unici che mi è riuscito di scorgere) intenti a litigare di continuo, nonostante lo spazio a disposizione. La piccola stazza di questi uccelli era dunque egregiamente equilibrata dal chiasso e la vivacità dei movimenti che bastavano a riempire una ambiente così vasto.
In seguito abbiamo ammirato varie altre ambientazioni con Bradipi, Tucani, Geochelone, Mata mata...
Finito il giro torniamo all'area pic nic dove le prime costine, spiedini e salsiccie cominciavano a "dorare" sul fuoco di brace... hmmm... daccordo con Elena, rimandiamo al pomeriggio il giro del resto dell'oasi per cedere alle tentazioni della gola! Visto che ho pietà degli assenti non dirò quanto mi son gustato questa abbondante grigliata.

Il pomeriggio: ben pingue, vengo richiamato all'ordine da Franco... toccherebbe a me l'ingrato compito di eleggere la "superstar" a sangue freddo. Non volendo assumere una simile responsabilità (e sapendo di "pendere" per i sauri) chiedo a due noti "anfibiofili" di affiancarmi. Così Paolo e Carlo si vedono strappati dell'allegra tavolata cui afferivano per passare in rassegna i nostri ospiti.
Per impedire che lo spirito partigiano prendesse il sopravvento abbiamo escluso a priori i camaleonti (c'era un pardalis blu di Cristiano davvero bello), e le variopinte Dendrobates. Abbiamo quindi pensato che il mondo a sanguefreddo sarebbe stato rappresentato meglio dallo "strano" che dal "bello"... la scelta è caduta quasi inevitabilmente sugli Uroplatus lineatus di Marco (Offlimits), anche se il suo U. fantasticus non era certo da meno.

Fatto il mio "dovere" parto con moglie e bimbe all'esplorazione del resto dell'Oasi. Devo dire che meriterebbe un reportage tutto suo! Non voglio dilungarmi, solo voglio trasmettervi dei "flash" di sensazioni mai provate: un nido di "spatole" visibile a un solo metro di distanza, un Gipeto che passeggia tra l'erba fiducioso a tre metri da voi, un falco che vi passa vicino in volo, un'intero stormo di Cavalieri d'Italia in piena riproduzione che si muove perfettamente a suo agio nel canneto a pochi metri... una femmina aveva perfino fatto il nido a pochi cm dal camminamento dei turisti!!! Neanche i polli sono così fiduciosi!
A seguire lontre, storioni, svassi, tuffetti, cormorani, osservabili sopra e sott'acqua! Poi c'erano caprioli, gufi reali, falchi pellegrini, aquile pescatrici, fenicotteri, ibis, garzette, cicogne. Insomma un piccolo paradiso, fruibile con un percorso relativamente breve e agibile da famiglie, che rispetta allo stesso tempo la privacy degli animali e la nostra voglia di osservarli.

Finito il giro faccio ancora due chiacchiere, poi Elena mi fa notare che sono già passate le 17 e che dobbiamo rientrare... così, mentre il resto del gruppo si dirige verso il castello per la proiezione di diapositive, m'accingo tristemente ad allontanarmi da questa scintilla di Eden, pensando che nella vita ho sbagliato mestiere e che vorrei fermarmi a lavorare lì per sempre!

Un ultimo saluto ad una cicogna -libera- che mi guarda appollaiata sulla staccionata del bar, ad un cacatua delle molucche posato su di un ramo a pochi passi, all'acquario del "pesce Nemo" tanto amato da mia figlia, al nido dei falchi che si trova all'ingresso del castello... ed eccomi fuori dall'incanto, pronto a macinare i chilometri che mi distanziano da casa.
Mentre mi avvicino alla macchina sento una voce: è Manuel in compagnia di Michela... appena arrivati a causa di una serie interminabile di contrattempi!
Beh, in fondo non mi era poi andata così male! ;-)
Al prossimo incontro!

Come sempre le mie impressioni sono del tutto personali e frammentarie, sarò quindi felicissimo di ospitare qualsiasi vostro commento al SFN Live su queste pagine! Scrivetemi... oppure partecipate alle discussioni su sanguefreddo.net, sono sicuro che nei prossimi giorni ne leggeremo delle belle in proposito!

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