Amici insoliti
Il vademecum per gli appassionati di creature insolite
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Boa constrictor imperator

Articolo di Emanuele Melani

Classificazione

Nome comune: Boa constrictor o Boa coda rossa
Nome scientifico: Boa constrictor
Ordine: Squamati
Sottordine: Ofidi
Infra-ordine: Enofidii
Famiglia: Boidi
Sottofamiglia: Boinae
Genere: Boa
Specie: Boa constrictor

Distribuzione geografica

Il Boa constrictor è diffuso negli stati dell'America centrale e latina: Mexico (Yucatàn), Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela, Guyana, Perù, Bolivia, Brasile, Argentina, Trinidad.

Habitat

Colonizza molti ambienti, l'habitat caratteristico è la foresta tropicale, ma si rinviene, anche in zone rocciose, con scarsa vegetazione, inoltre sono stati rinvenuti esemplari anche in prossimità d'abitazioni.

Presentazione

Questo boide, è uno dei serpenti più comuni tra i terrariofili, perché è facile da trovare nei negozi, non costa molto (un baby costa circa 150 euro), le dimensioni non sono eccessive (in cattività una femmina di questa specie, raramente arriva hai 3 metri, mentre solitamente la taglia si ferma a 2,50) ed inoltre il carattere molto docile e la relativa facilità d'allevamento lo rendono adatto anche hai neofiti.

Ovviamente prima di acquistare un esemplare bisogna valutare anche i contro: spazio a disposizione, spese per l'elettricità, veterinarie, mamme, sorelle, mogli e fidanzate che non possono vedere questi rettili, periodi d'assenza e vacanze. Solitamente sono queste le cause che fanno abbandonare questi serpenti in particolar modo nel periodo estivo, purtroppo sono sempre meno rari gli articoli sui giornali in cui si legge del ritrovamento di qualche animale esotico, acquistato troppo impulsivamente e poi abbandonato. Quindi pensateci bene, se l'acquisto è stato fatto in maniera ponderata, questi animali vi daranno soddisfazioni che non immaginate neppure, questo "articolo-scheda" vuole essere di aiuto a tutte le persone che si orientano su questa specie, non è un "vangelo", ma solo frutto della mia esperienza personale: è da 9 anni che mi occupo di questi ofidi, in modo indiretto, e da un paio d'anni ne possiedo uno tutto mio, vi posso garantire che in questo lasso di tempo ne ho viste davvero di cotte e di crude.

Dimensioni

Al momento delle nascita i piccoli misurano intorno ai 50 cm. Nei primi anni di vita assistiamo ad una crescita molto rapida, 30/40 cm all'anno, fino a raggiungere al terzo anno di età la maturità sessuale pari ad una dimensione di circa 1,5-1,8 m nei maschi, e 1,8 2,2 m nelle femmine, per un peso che può variare tra i 7 e i 15 kg.

Indole

Il carattere varia molto tra i singoli esemplari e con l'età. Gli individui giovani solitamente sono più imprevedibili e mordaci, comunque se sono nati in cattività si possono rivelare docili fin dall'inizio. In ogni caso, se si ha a che fare con un esemplare particolarmente nervoso, consiglio di maneggiarlo, magari usando dei guanti, in modo regolare. Così facendo, col passare del tempo, si abituerà ad essere maneggiato ed alla nostra presenza, diventando tranquillo. I segnali di "pericolo" che vi possono indicare un possibile attacco consistono in sbuffi e postura ad S (= paura), o un particolare interesse verso la nostra mano a cui si avvicinerà in modo rapido e furtivo (= la scambia per una preda). In questi casi è meglio lasciarlo tranquillo per evitare spiacevoli conseguenze.

Altri consigli sono: non toccare mai il serpente se siete stati a contatto con cani, gatti, ecc... o vi morderà sicuramente a causa del "buon odore" di pappa che avete addosso(!); non maneggiate il serpente nei due o tre giorni successivi al pasto: il serpente potrebbe rigurgitare e vi garantisco che non è un bello spettacolo né per gli occhi né per il naso. Evitate inoltre di prendere il serpente e sollevarlo tenendolo solo vicino alla testa o alla coda, ma fornitegli sempre un buon appoggio al tronco: questo eviterà dei gravi problemi alla colonna vertebrale (non certo alla vostra!) causati dalle vertebre che si possono lussare per il peso eccessivo. Il metodo più sicuro per maneggiare un serpente è quello di farlo avvolgere al braccio (nei limiti della sua e della vostra taglia), così sentirà una presa stabile e non avrà reazioni imprevedibili.

Il terrario

Viste le dimensioni che l'animale adulto può raggiungere, dobbiamo allestire un terrario abbastanza grande (almeno 1,70x1x1h metri). Questo deve essere necessariamente robusto: io prediligo quelli completamente in legno (compensato marino, o altri che resistono ad elevata umidità), solo con la parte anteriore di plexiglas o vetro, un apertura a scorrimento ed il gioco è fatto.

Come substrato utilizzo un tappetino in erba sintetica, che unisce praticità a estetica, vanno comunque bene giornale, molto pratico ed igienico, la torba, igienica e dall'effetto scenico garantito, ed altri substrati che vendono in negozi specializzati. C'è solo l'imbarazzo della scelta, basta che sia facile sostituirli/lavarli. Come arredamento non devono mancare dei tronchi abbastanza robusti da sorreggere il peso del serpente; per completare l'arredamento è possibile inserire anche rocce ben levigate, piante finte o vere (il photos è la più indicata). Facendo scendere dai tronchi le piante, si potrà creare una zona d'ombra a mo' di tenda, che funzionerà come rifugio per il serpente, ognuno potrà comunque completare la teca secondo i propri gusti e le preferenze del suo Boa.

Temperatura e Umidità

Come avviene per tutti i rettili, anche nel terrario del vostro Boa cinstrictor è fondamentale creare zone con differenti gradazioni termiche, in modo che possano liberamente scegliere se e quanto riscaldarsi. Si creerà quindi un angolo più caldo utilizzando uno spot alogeno (distanziato, cosicchè il Boa non possa toccarlo direttamente), illuminando il resto della teca con una lampada fluorescente UVA. La temperatura massima sotto lo spot raggiungerà i 34°C e degraderà progressivamente verso il lato opposto della teca, con una minima intorno ai 26°C.

Nella zona calda, consiglio di inserire un'ampia bacinella con acqua sempre pulita, sotto di essa porremo un tappetino riscaldante. Questa bacinella avrà molteplici scopi: fornirà l'acqua al serpente per dissetarsi, refrigerarsi, defecare, ed in più terrà sempre alto il tasso di umidità. Durante la notte le temperature devono scendere a livelli più bassi, in particolare la massima non deve superare i 28°. Per far questo basta disattivare una delle fonti riscaldanti: lo spot, o la lampada UVA; quest'operazione può essere fatta utilizzando un timer automatico.

L'umidità è un parametro molto importante: di giorno deve essere del 60-75%, di notte 70-80%. Durante il periodo della muta è meglio che sia stabilmente al 75-90%, questo alto tasso d'umidità faciliterà infatti il ditacco della vecchia pelle. Per mantenere questi livelli, bisogna spruzzare 2-3 volte il giorno la teca con un normale spruzzino da giardinieri, se poi abbiamo delle piante vere e la vasca dell'acqua riscaldata saremo facilitati in questo compito di grande importanza.

Per controllare i livelli di temperatura ed umidità, consiglio vivamente di acquistare un termometro/igrometro digitale, possibilmente con sonda, cosi potremo monitorare con un solo strumento i valori minimi e massimi nella zona calda e fredda del terrario. Sconsiglio gli igrometri analogici perchè danno valori in molti casi troppo approssimativi.

Illuminazione

Per il boa constrictor, così come per altri serpenti di abitudini notturne, l'illuminazione non è un fattore fondamentale. Una lampada spot, dimensionata al terrario, è in grado di soddisfare oltre al fabbisogno di luce dell'animale anche il fabbisogno di calore. Se il terrario si trovasse in un luogo fresco, o avesse dimensioni molto grandi, si può aggiungere anche una lampada di ceramica. L'importante è che le lampade non siano raggiungibili dal serpente, così si eviteranno brutte ustioni. Tra le lampade fluorescenti, sono da evitare quelle che emettono una grande quantità di radiazioni UVB, che a lungo andare può causare problemi di cateratta al nostro Boide.

Alimentazione

I boa neonati vanno nutriti con topini rosa o primo pelo (fuzzies), man mano che crescano le dimensioni della preda aumenteranno. Intorno ai 60-70 centimetri si potranno già alimentare con giovani ratti, topi adulti, o criceti siberiani. Quando la misura del boa sarà maggiore di un metro e mezzo si potrà passare a gerbilli adulti, ratti adulti, quaglie. Superati i 2 metri si potranno offrire cavie, conigli, polli, piccioni (tranquilli, si adattano facilmente al surgelato, basta portare per tempo la preda a temperatura ambiente). E' importante ricordare che le dimensioni delle prede non devono essere di molto superiori come corporatura alla parte più larga del serpente.

Inizialmente si potrà nutrire il giovane boa un paio di volte la settimana, man mano che cresce si passerà ad offrire un topo bianco adulto alla settimana, fino ad offrire un coniglio o un pollo una volta ogni 15-20 giorni. Queste sono indicazioni di massima. Per evitare di causare una costipazione intestinale al nostro Boa, ricordatevi di non dare mai il pasto successivo al vostro serpente se prima non ha defecato.
Comunque è bene non sovralimentare il Boa constrictor, tendenzialmente poco mobile e quindi bisognoso di energie limitate, per evitare problemi come l'obesità, la costipazione ed il rigurgito. Un'altra cosa da evitare scrupolosamente è la somministrazioni di prede catturate in natura, che possono risultare veri serbatoi di parassiti trasmissibili al vostro rettile.

Malattie o disturbi

Ectoparassiti: sono parassiti esterni, solitamente acari appena visibili ad occhio nudo, appaiano come puntini neri o argentei, si riproducono molto facilmente e si nutrono di sangue. Il comportamento del serpente attaccato da questi parassiti è uno strofinarsi incessante al terrario in modo nervoso ed il permanere immerso nella bacinella dell'acqua. Per eliminarli occorre disinfettare per intero il terrario e gli accessori. Durante tutto il trattamento usate come substrato della carta bianca in questo modo potrete verificare a prima vista la presenza dei parassiti. Posizionate all'interno del terrario del Vapona rivestito di una gabbia in plastica (di solito è già venduto in un contenitore in plastica) in modo che il serpente non possa entrare in contatto con il prodotto e tenetelo all'interno del terrario per almeno 2 settimane. Per essere sicuri di aver eliminato tutti i parassiti, e le loro uova, il trattamento va ripetuto a distanza di un mese. Questi parassiti, in un serpente giovane o debilitato, possono portare gravi conseguenze.

Muta imperfetta: è dovuta a un tasso di umidità troppo basso all'interno del terrario e/o alla mancanza di superfici ruvide dove il serpente possa strofinarsi per facilitare il distacco. Nebulizzate ripetutamente il terrario ed il Boa con acqua tiepida, così facendo nel giro di pochi giorni tutta la pelle dovrebbe essere distaccata. Se così non fosse, tamponate il serpente con dell'acqua tiepida e camomilla, grattando poi delicatamente con un dito i lembi di pelle residua dalla testa verso la coda, in questo modo tutti i residui della muuta si distaccheranno.

Ferite: sono causate principalmente da cadute, tagli o morsicature da parte di altri coinquilini del terrario. Controllate che non vi siano superfici taglienti sull'arredamento del terrario e verificate che tutti i tronchi o gli accessori sui quali l'animale potrebbe arrampicarsi siano saldamente ancorati al terreno. Per evitare dannose morsicature, le prede sono solitamente somministrate già morte; se utilizzate quelle surgelate, di tanto in tanto è bene integrarle con del calcio e dei complessi vitaminici che è possibile iniettare direttamente nel cibo.

Bruciature: la loro cicatrice compare solo dopo alcuni giorni da quando si sono verificate. L'unico sintomo è la pelle opaca, scolorita. La causa principale è il mal posizionamento delle fonti di calore, tappetini non protetti, spot accessibili al serpente ecc...

Rigurgito: il rigurgito può avere cause diverse. Nei giovani boa è solitamente legato allo stress, in questo caso fornite al vostro serpente un nascondiglio dove possa digerire la preda sentendosi al sicuro. Evitate di maneggiare il Boa troppo spesso, soprattutto nei giorni successivi al pasto. Indicativamente è bene aspettare almeno 4 giorni prima di maneggiare il serpente. Alle volte invece il rigurgito è legato ad una temperatura troppo bassa, a cui il serpente non riesce a digerire efficientemente. Dovrete quindi alzare la temperatura del terrario. Infine il rigurgito può essere legato ad un eccesso di cibo. Tenetelo una decina di giorni a digiuno e cercate di farlo muovere molto.
Se il vostro boa vomita sistematicamente dopo ogni pasto, occorre portarlo dal veterinario e fargli analizzare le feci. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratterà infatti di una parassitosi intestinale, un patologia che -se presa in tempo- non porterà conseguenze, ma se trascurata causerà una debilitazione anche grave del serpente.

Conclusioni

Il Boa constrictor -come tutti gli altri animali esotici- ha bisogno di cure particolari: solo se siamo in grado di fornirgli un ambiente idoneo, e per molto tempo visto che vivono oltre 20 anni, potremo recarci in un negozio o mostra specializzata ad acquistarlo. Ricordatevi di non accettarlo se sprovvisto di documentazione CITES regolare, altrimenti -a parte il non conoscere la provenienza e l'origine del serpente-, commetterete un reato punibile penalmente!