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Uromastix sp.

Articolo e foto di Andrea Mustone.


primo pianoMi chiamo Andrea e sono della prov di Av. Circa un anno fa (estate 2001) un mio conoscente era in procinto di partire per gli USA: il solito caso di emigrazione legata a chi cerca, in paesi lontani, la giusta fortuna.
Essendo conosciuto nel paese per il mio amore verso ogni specie animale, ho infatti curato civette, piccoli di volpe, gazze ladre , tartarughe, pesciolini di ogni genere, corvi, e una volta -per mia fortuna- anche un piccolo di tasso (tutti poi lasciati in libertà, o ristituiti ai loro padroni), il ragazzo in questione mi chiama a casa sua e mi fa vedere questi insoliti sauri.
Io incredulo li osservavo incapace di rendermi conto della loro bellezza e delle loro caratteristiche. Prima di accettare il compito di mantenerli, mi sono messo alla ricerca delle nozioni basilari per poter mantener in modo degno questi bellissimi amichetti.
Dopo circa tre mesi di ricerca ed avendo allestito un terrario idoneo ai loro bisogni, ho ricevuto in casa questi magnifici Uromastici.
Devo dire che, un po' per la giovane età degli animali, un po' per l'inesperienza dell'amico, avevo capito di primo acchito che i due rettili non erano in piena forma, mostrando i tipici sintomi di carenza di calcio e soprattutto apparendo genericamente 'abattuti'. La mia lotta per portarli ad un buon livello di salute era incominciata e, come fa una madre con i suoi figli, così ho curato i miei piccoli amici: ora godono di ottima salute e questa è la mai soddisfazione più grande!
Premetto che non sono un amante degli animali in gabbia, ma non posso abbandonarli e tantomeno darli ad un rettilario, perciò preferisco curali e tenerli con me.

la 'furbetta' sta per afferrare una camola Vi presento i mie amichetti. CAPITANO e JUGY: si riconosco benissimo, non tanto per il loro aspetto esteriore, ma sopratutto per il loro carattere. CAPITANO è coraggioso e temerario, sopporta di più la mia presenza ed è propenso a cibarsi dalle mie mani e, sopratutto, è fiero: infatti è sempre pronto a farsi ammirare.
JUGY timida e sopratutto schiva nei miei confronti, se mi avvicino al terrario subito scatta nella sua tana, ma come ogni donna che si rispetti, la sua timidezza sa trasformarsi anche in furbizia, infatti quando do loro camole vive, la prima a scattare sulle prede è sempre lei!

Cos'è un uromastice? L'uromastice è un sauro appartenente alla famiglia degli agamidi, ne esistono circa 16 specie differenti.
L'uromastice è nativo delle zone aride dell'Africa e di alcune parti dell'Asia. Abita in zone secche ma non sabbiose e desertiche. Vive in tane che scava nel terreno con le robuste zampe. Spesso trova rifugio anche tra gli anfratti delle rocce. Quando si sente minacciato, l'uromastice usa la coda spinosa per chiudere l'ingresso della tana, agitandola violentemente da una parte all'altra per scacciare gli intrusi... e vi assicuro che ci riesce benissimo!
Questo sauro ha una forma appiattita, con zampe corte e robuste e la coda caratteristica con scaglie simili a grosse spine. Il loro carattere è docile e pacifico. Raramente mordono, ma, se spaventati, usano la coda come arma di difesa. Un altro comportamento di difesa consiste in una sorta di 'danza' quando vengono spaventati: agitano il corpo muoventosi a 'S' e alternando una sorta di alitata/sibilo a fauci aperte.
Distinguere i maschi dalle femmine non è semplicissimo, ma nei soggetti maturi, alzando la codona, si possono notare nei maschi, sul lato inferiore delle cosce delle protuberanza dette "pori femorali". Altre caratteristiche come dimensioni o robustezza sono poco indicative.

Terrario: il terrario deve essere largo almeno 4 volte la lunghezza dell'uromastice e profondo almeno 2 volte, ma io consiglio sempre di dare molto più spazio. Il substrato può essere costituito da uno spesso strato di ghiaia e sabbia, non usate la ghiaia assorbente delle lettire per gatti: se ingerita potrebbe causare dei danni intestinali, e vi assicuro che quando mangiano non fanno tanto caso a cosa ci può essere su di una foglia di insalata.
Questi sauri sono degli abilissimi scavatori quindi, se immettete dei sassi nella teca, fate in modo che siano ben stabili, magari posandoli direttamente sul fondo del terrario piuttosto che sulla sabbia per evitare che, durante lo scavo, le pietre non cadano e rischino di schiacciare l'incauto 'minatore'.
Sono necessari comunque dei nascondigli e delle rocce su cui gli animali possano arrampicarsi. Per abbellire il vostro terrario vi consiglio di metterci un po' di verde, io ho optato per delle piante di plastica come quelle degli acquari, ma vi raccomando non mettetele vicino le fonti di calore: rischiate di trovare una spece di "blob" fuso che sprigiona gas nocivi.
clicca per ingrandire il terrario Se poi siete degli amanti del "reale" allora potete anche piantare delle piante vere, attenzione che non siano tossiche e soprattutto fate in modo che non siano raggiungibili dagli uromastici (più facile a dirsi che a farsi) perchè, in men che non si dica, divorerebbero tutto.
La temperatura nel terrario varierà, durante il giorno, dai 30° ai 40° C. Nella zona più calda è meglio anche installare una pietra autoriscaldante, di quelle in commercio appositamente studiate per i rettili, in modo da favorire la digestione, ma non dimentichiamo di lasciare una zona fresca dove il nostro amico possa decidere di stare.
Consiglio anche di applicare qualche ramo o roccia che sporga verso l'alto in modo da creare una ulteriore differenziazione di temperature rendendo accessibili i diversi 'strati' d'aria.

La temperatura ottimale si ottiene, a seconda delle caratteristiche del terrario, mediante lampade ad incandescenza, riscaldatori in ceramica, piastre e rocce riscaldanti. Indispensabile per favorire la fissazione del calcio nelle ossa una lampada a fluorescenza UVB-emittente. L'illuminazione durerà 12-14 ore. L'U. acanthinurus ha un elevato bisogno di sali minerali, e non solo di calcio, per cui la sua dieta andrà integrata opportunamente.

L'umidità è un elemento essenziale per questi piccoli amici. In natura vivono in zone con una umidità atmosferica inferiore al 30% mentre nella loro tana può raggiungere l'80%. Questi rettili hanno di conseguenza bisogno di aria secca (umidità mai superiore al 50%) pena la morte, ma allo stesso tempo necessitano di una tana umida. Il sistema più usato per ottenere queste caratteristiche è quello di mettere sul fondo della teca almeno uno strato di 50 cm di sabbia e terra inserendo in un angolo un tubicino che consenta di irrigare solo il fondo del terrario lasciando la superficie asciutta. In alternativa alcuni autori consigliano di lasciare tutto al secco ed inserire una vaschetta d'acqua una volta alla settimana (non lasciandola lì stabilmente!): infatti gli uromastici sdraiandovicisi dentro (se lo vogliono) sapranno bere dalla cloaca, come fanno anche gli anuri e alcune tartarughe; in questo modo avrete supplito al loro fabbisogno idrico. Il maggior apporto di liquidi verrà comunque dal cibo.

pappa! Le specie acquistabili: in Italia le specie più facilmente acquistabili nei negozi specializzati sono l'Uromastix aegipticus e l'Uromastix acanthinurus (purtroppo i coloratissimi e piccoli U. ornatus da noi non si vedono mai, n.d.r.). Di fatto quasi tutti gli uromastici venduti sono di cattura, infatti in terrario la loro riproduzione è praticamente impossibile (il problema principale è di riuscire ad incubare le uova) e solo poche 'farm' americane riscono a riprodurli in condizioni di semilibertà. E' quindi d'obbligo osservare bene gli animali per assicurarsi che siano sani prima di acquistarli.
Gli uromastici del tipo egiziano raggiungono la lunghezza di 75-80 cm, hanno una colorazione marrone piuttosto uniforme e si riconoscono facilmente dalle altre specie per la piccola testa e le squame dorsali così piccole da apparire quasi inesistenti. Si tratta senz'altro dell'uromastice più facile da rinvenire, ma la sua grossa taglia dovrebbe farci essere cauti nell'acquisto.
Gli uromastici acantinuri raggiungono la lunghezza di circa 45 cm., una volta erano i più comuni tra gli appassionati, ma ora il loro commercio è regolato e sono diventati più rari (e cari). Il colore marrone-grigiastro di questa specie (a freddo) può mutarsi sul dorso in un giallo/rosso se la temperatura è sufficientemente alta. A temperature intermedie si osservano generalmente inserti gialli, verdi, rosso intenso su una base scura. In tutte le specie di uromastici infatti il colore serve a regolare la temperatura. Quando è bassa il colore è più scuro (per assorbire meglio lo spettro di emissione solare), quando è alta è più chiaro (per riflettere l'eccesso di radiazioni solari). Gli esemplari in terrario hanno solitamente una colorazione meno vistosa di quelli che si osservano in natura, salvo si faccia uso di potenti lampade ad alogenuri.

Alimentazione: per quanto riguarda l'alimentazione si possono somministrare tutti i tipi di insalata e verdura; germogli di soja, legumi, frutta varia a seconda della stagione, dente di leone, trifoglio, erba medica, fiori e semi (piacciono molto i semi di girasole, ma non bisogna esagerare con la loro somministrazione perchè sono molto grassi).
Verdura e frutta devono essere crude, lavate ed asciutte. Ogni 10 giorni circa si possono offrire 2-3 grilli o camole della farina o del miele; anche se accettano prede morte io preferisco somministrarle vive, per tenere in allenamento il loro senso di predatori, e vi giuro che è uno spettacolo vederli all'opera. Inoltre possiamo anche usufruire dei mangimi che il mercato vende, ma essendo dei composti secchi non vanno bene se somministrati senza verdure o insetti, quindi fare un Mix non è mai male.
Per far sì che i nostri animaletti stiano bene tre volte alla settimana possiamo cospargere il cibo con una polvere di minerali e vitamine, sempre data in piccole dosi.

Comportamenti insoliti. Osservando i miei amici ho notato un comportamento strano. "Capitano" si è posato sulla sua roccia e ho notato che chiudendo gli occhi e con un ondeggiare del corpo ha emesso uno spruzzo dalle narici. Questo comportamento l’avevo notato già tempo fa, ma avevo creduto in una sorta di "scherzo dell'immaginazione". Secondo la mia ipotesi questa operazione di espulsione consiste in una eliminazione di liquidi in eccesso, questo comportamento si è ripetuto dopo che per tre giorni consecutivi le verdure non erano state asciugate bene. Ripeto che le mie conclusioni sono da inesperto, se qualcuno ne sapesse qualcosa di più sarei felice di scambiare opinioni. Ammiro i miei amici 'Uro' e adoro guardarli e imparare da loro nuove cose!

NOTA (di Roberto): gli uromastici si sono adattati bene all'estrema scarsità d'acqua potendo riassorbire una gran quantità di sali e acqua dalla cloaca ed emettendo quindi feci disidratate. La controparte di questa 'bilancia' consiste nell'accumulo di cloruri nel sangue, grazie però a speciali ghiandole poste ai lati delle narici gli uromastici possono espellere cloruro di sodio (proprio come fanno altri sauri, i coccodrilli, ed alcuni uccelli marini). Forse lo strano comportamento osservato consiste proprio nell'espulsione di sali, tuttavia è bene osservare con attenzione i propri esemplari per verificare che non si tratti di veri starnuti, sintomo di una possibile infezione respiratoria latente.



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